eventi
CAPOLINEA 2017
Incontro con Gigi MONTALI
:::Presentazione:::
Serata di approfondimento sul tema "CAPOLINEA", tema dato dal Dipartimento Cultura della FIAF come progetto fotografico 2017.
Ospite della serata è Gigi Montali, fotografo freelance parmigiano specializzato in reportage e paesaggista, fondatore del Gruppo Fotografico Color’s Light Colorno.
L'incontro è gratuito ed aperto a tutti
:::CAPOLINEA:::
E’ un tema di grande forza metaforica, probabilmente anche troppo forte, talmente forte da ingenerare il rischio di restare prigionieri negli stereotipi che tutti abbiamo in mente nel pronunciarlo.
Il tema è potente e dobbiamo andare oltre la prima impressione.
Se volete ci andremo insieme con la serie dei post di elaborazione del concept che viene aperta da questo mio ma che continuerà con i contributi che ognuno di voi iscritti è invitato a dare.
L’elaborazione del “concept tematico” ha lo scopo di dilatare con l’analisi fotografica e mentale le tante potenzialità che questo tema offre, al fine d’aumentare i punti di vista del nostro vedere e pensare.
Silvano Bicocchi
Direttore del Dipartimento Cultura FIAF
:::IL CONCEPT TEMATICO:::
Il significato letterale, della parola “Capolinea” dalla Treccani:
“Stazione o fermata terminale di un servizio di trasporto, per lo più urbano, dalla quale ha inizio la corsa in senso contrario: fermarsi, scendere al c.; l’autobus fa c. in piazza della stazione.”
Nella definizione della Treccani è sfuggito l’aspetto che il Capolinea può essere anche un terminal di diversi itinerari quindi offrire la possibilità di cambiamento d’itinerario.
Il significato figurato, della parola “Capolinea” nell’uso corrente (popolare):
“La si riferisce allo sviluppo di una vicenda giunta a una situazione terminale oltre la quale non si riesce andare. Esempio: siamo al capolinea della nostra storia.”
E’ una parola che spesso è usata nel significato figurato, più che in quello letterale. Questo è un tranello al quale occorre sfuggire prendendo contatto fisico con il significato letterale.
:::Curriculum di Gigi Montali::: a cura di (Claudia Cattani)
Gigi Montali, parmigiano di nascita e cittadino del mondo, ha occhi mobili e mano ferma. Viaggiando in lungo e in largo le aree più problematiche del “terzo mondo” ha allenato il suo sguardo a paesaggi maestosi e incontaminati, in cui l'uomo non è che una particella di polvere nella vita che scorre, umile e silenzioso davanti al mondo. Ma oltre alle magie delle luci, dei tramonti e dei paesaggi, immortalati con tecnica impeccabile e con la pazienza di uno sguardo lento e mai frenetico, nei viaggi che hanno riempito una grande percentuale della sua carriera di fotografo Montali ha imparato a guardare da vicino il mondo, osservandolo dal fianco per raccogliere i segnali che parlano dell'uomo. Da inguaribile ottimista qual è, Gigi Montali sa catturare i valori che costruiscono le comunità, i gesti e le storie che costruiscono la vita dell'uomo, le similitudini molto più delle differenze che rendono il suo soggetto d'elezione – l'uomo, nelle sue varie attività quotidiane – se non un eroe un assoluto protagonista. Lo trasmette in immagini chiare, intrinsecamente narrative pur distanziandosi tanto dal classico reportage quanto dalla fotografia di viaggio. Montali è, infatti, un fotografo innamorato dell'umanità, della semplicità dello stare al mondo nonostante le situazioni durissime che registra nei suoi scatti: racconta gli antieroi di ogni giorno e di ogni latitudine, dal Mali alla Pianura Padana, dalle miniere di rubini ai caseifici del parmense. Resistendo alla tentazione del pietismo e della drammaticità – che pure alcune situazioni permetterebbero – Montali registra la verità senza indugiare in patetismo, ma anzi esaltando la semplicità come arma di sopravvivenza. Tanto nelle fotografie di paesi lontani, che non sono nella sua ripresa né lontani né “esotici”, quanto nei progetti sull'Emilia e le terre del Po, Montali si rivela essere un fotografo di viaggio interessato alle tradizioni, consapevole che il viaggio della vita richiede uno sguardo sincero e un animo puro.
:::Data:::
- 17/05/2017 | ore 21.00
:::Luogo di svolgimento:::
Sede COLLETTIVO70 - Via XXIV Maggio, 15 - 43123 Parma
:::Informazioni:::
Pagina Facebook
[email protected] | Info line: +39 393 957 7277
Serata di approfondimento sul tema "CAPOLINEA", tema dato dal Dipartimento Cultura della FIAF come progetto fotografico 2017.
Ospite della serata è Gigi Montali, fotografo freelance parmigiano specializzato in reportage e paesaggista, fondatore del Gruppo Fotografico Color’s Light Colorno.
L'incontro è gratuito ed aperto a tutti
:::CAPOLINEA:::
E’ un tema di grande forza metaforica, probabilmente anche troppo forte, talmente forte da ingenerare il rischio di restare prigionieri negli stereotipi che tutti abbiamo in mente nel pronunciarlo.
Il tema è potente e dobbiamo andare oltre la prima impressione.
Se volete ci andremo insieme con la serie dei post di elaborazione del concept che viene aperta da questo mio ma che continuerà con i contributi che ognuno di voi iscritti è invitato a dare.
L’elaborazione del “concept tematico” ha lo scopo di dilatare con l’analisi fotografica e mentale le tante potenzialità che questo tema offre, al fine d’aumentare i punti di vista del nostro vedere e pensare.
Silvano Bicocchi
Direttore del Dipartimento Cultura FIAF
:::IL CONCEPT TEMATICO:::
Il significato letterale, della parola “Capolinea” dalla Treccani:
“Stazione o fermata terminale di un servizio di trasporto, per lo più urbano, dalla quale ha inizio la corsa in senso contrario: fermarsi, scendere al c.; l’autobus fa c. in piazza della stazione.”
Nella definizione della Treccani è sfuggito l’aspetto che il Capolinea può essere anche un terminal di diversi itinerari quindi offrire la possibilità di cambiamento d’itinerario.
Il significato figurato, della parola “Capolinea” nell’uso corrente (popolare):
“La si riferisce allo sviluppo di una vicenda giunta a una situazione terminale oltre la quale non si riesce andare. Esempio: siamo al capolinea della nostra storia.”
E’ una parola che spesso è usata nel significato figurato, più che in quello letterale. Questo è un tranello al quale occorre sfuggire prendendo contatto fisico con il significato letterale.
:::Curriculum di Gigi Montali::: a cura di (Claudia Cattani)
Gigi Montali, parmigiano di nascita e cittadino del mondo, ha occhi mobili e mano ferma. Viaggiando in lungo e in largo le aree più problematiche del “terzo mondo” ha allenato il suo sguardo a paesaggi maestosi e incontaminati, in cui l'uomo non è che una particella di polvere nella vita che scorre, umile e silenzioso davanti al mondo. Ma oltre alle magie delle luci, dei tramonti e dei paesaggi, immortalati con tecnica impeccabile e con la pazienza di uno sguardo lento e mai frenetico, nei viaggi che hanno riempito una grande percentuale della sua carriera di fotografo Montali ha imparato a guardare da vicino il mondo, osservandolo dal fianco per raccogliere i segnali che parlano dell'uomo. Da inguaribile ottimista qual è, Gigi Montali sa catturare i valori che costruiscono le comunità, i gesti e le storie che costruiscono la vita dell'uomo, le similitudini molto più delle differenze che rendono il suo soggetto d'elezione – l'uomo, nelle sue varie attività quotidiane – se non un eroe un assoluto protagonista. Lo trasmette in immagini chiare, intrinsecamente narrative pur distanziandosi tanto dal classico reportage quanto dalla fotografia di viaggio. Montali è, infatti, un fotografo innamorato dell'umanità, della semplicità dello stare al mondo nonostante le situazioni durissime che registra nei suoi scatti: racconta gli antieroi di ogni giorno e di ogni latitudine, dal Mali alla Pianura Padana, dalle miniere di rubini ai caseifici del parmense. Resistendo alla tentazione del pietismo e della drammaticità – che pure alcune situazioni permetterebbero – Montali registra la verità senza indugiare in patetismo, ma anzi esaltando la semplicità come arma di sopravvivenza. Tanto nelle fotografie di paesi lontani, che non sono nella sua ripresa né lontani né “esotici”, quanto nei progetti sull'Emilia e le terre del Po, Montali si rivela essere un fotografo di viaggio interessato alle tradizioni, consapevole che il viaggio della vita richiede uno sguardo sincero e un animo puro.
:::Data:::
- 17/05/2017 | ore 21.00
:::Luogo di svolgimento:::
Sede COLLETTIVO70 - Via XXIV Maggio, 15 - 43123 Parma
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